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Valentina Di Salvo
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Fermiamo il trasferimento dell’archivio di stato da Messina. “La memoria storica della città deve restare nella città” interviene il Movimento Politico “Partiamo da Qui”

Il movimento politico culturale “Partiamo da Qui” esprime la propria totale contrarietà all’ipotesi – anche se presentata come temporanea – di trasferire l’Archivio di Stato di Messina a Catania.

Non si tratta solo di una questione logistica o tecnica. Il trasferimento dell’Archivio sarebbe un atto profondamente sbagliato, che colpisce al cuore l’identità della nostra città. Quello che viene custodito in quei locali non è una semplice raccolta di documenti, ma la memoria viva di Messina, secoli di storia civile, sociale, amministrativa, familiare. Carte che raccontano chi siamo e da dove veniamo.

Spostarli altrove – anche solo per pochi mesi – significa allontanare i cittadini dalla propria storia, negare l’accesso diretto a un patrimonio che appartiene a tutti. E soprattutto, significa creare un pericoloso precedente: troppe volte, in passato, decisioni “temporanee” si sono trasformate in perdite definitive.

Come movimento, riteniamo inaccettabile che una città come Messina debba subire passivamente l’ennesimo impoverimento culturale. Non è vero che non ci sono alternative. Messina dispone di magazzini comunali, edifici dismessi, locali pubblici che – con un minimo di volontà politica – possono essere riadattati per ospitare provvisoriamente l’Archivio, senza portarlo via.

Il problema, dunque, non è tecnico. È politico. È culturale.

E richiede una presa di posizione netta da parte di chi ha a cuore il futuro di questa città.

«Trasferire l’Archivio – afferma il presidente del Movimento Ninni Petrella – è un gesto che ferisce Messina. È l’ennesima dimostrazione di come venga trattata come città di serie B, da svuotare pezzo dopo pezzo. Ma stavolta non staremo zitti. La città deve reagire, deve farsi sentire, perché la storia non si sposta. La si protegge, la si valorizza, la si rende accessibile. E la si tiene dove appartiene: a Messina».

Per questo chiediamo al Ministero della Cultura, alla Soprintendenza Archivistica per la Sicilia e all’Amministrazione Comunale di interrompere immediatamente ogni ipotesi di trasferimento e di lavorare con urgenza a una soluzione interna alla città.

Messina ha già perso troppo. Non possiamo permettere che anche la nostra memoria venga caricata su un camion e portata via.